Quando si dispone di una gamma limitata, seppur prestigiosa, la gestione del ciclo di vita di un prodotto diventa fondamentale. Alla Maserati lo sanno bene: l'attenzione con cui viene dosata l'evoluzione delle due famiglie, l'ammiraglia Quattroporte e la coupé GranTurismo, lo dimostra ampiamente.
E il mercato premia questa sapiente regìa con risultati che consentono al Tridente di mettere in bacheca un 2008 da incorniciare, scandito da una crescita delle vendite del 18% e con un risultato della gestione ordinaria ( 72 milioni di euro) che appare... straordinario non tanto se raffrontato ai 24 milioni dell'anno precedente, ma ai -88 che ancora nel 2005 appesantivano i conti della marca.
E le 8.586 vetture consegnate lo scorso anno ai clienti di 59 mercati sparsi nei cinque continenti non sono soltanto un primato assoluto, ma anche il segnale di una casa – oggi non ce ne sono molte nel panorama mondiale –che ha saputo solcare senza troppi problemi le prime ondate della crisi: «Ci conforta – fanno notare in Maserati – il fatto che siamo cresciuti ovunque, dal +1% sul (disastrato) mercato americano al +86 totalizzato dalla Cina». Se la volata del 2008 è stata trainata soprattutto dalla GranTurismo (5.158 le unità consegnate, di cui 970 nella più "pepata" versione S), la Quattroporte può prendersi una parziale rivincita in famiglia grazie all'ultima new entry, la Sport Gt S che, come dice la denominazione, va a collocarsi al vertice dell'offerta dell'ammiraglia per quanto riguarda le prestazioni.
Merito non soltanto dell'evoluzione dell'8 cilindri di 4.7 litri la cui potenza è stata portata a 440 Cv (dieci in più della "S"), e della modifica al sistema di sospensioni, ma anche dell'assetto ribassato. Per la precisione, di 15 mm all'anteriore e di 11 all'asse posteriore. Il risultato è una vettura davvero sportiva, capace di regalare emozioni autentiche senza mai dare l'impressione di prendere la mano al guidatore.
Il tutto senza penalizzare più di tanto il comfort, poiché l'ardore sportivo resta sempre inquadrato nella tradizionale filosofia Maserati. Quindi performance entusiasmanti ma mai troppo brutali, tra l'altro vissute in un raffinato salotto impreziosito dai nuovi rivestimenti dei sedili dove il cuoio, nella parte centrale della seduta e dello schienale, lascia il posto all'Alcantara.
Soluzione elegante e pratica, perché il materiale morbido e vellutato impedisce di scivolare quando si mettono alla frusta gli scalpitanti cavalli, magari dopo aver commutato la logica di funzionamento in modalità "Sport manuale" che consente di "prendere il comando" delle cambiate utilizzando i paddle al volante, le cui dimensioni maggiorate li rendono più facili e immediati da gestire.
La Sport Gt S –che nella Quattroporte della generazione precedente era arrivata a rappresentare il 30% delle vendite del modello – può ridare slancio all'ammiraglia nella sfida in famiglia con la coupé, ma anche diventare una risorsa preziosa per affrontare un anno che non sarà facile neppure per il Tridente. E per aspettare con maggiore fiducia l'arrivo del terzo modello –la vettura scoperta su base GranTurismo –che debutterà sicuramente sul finire del 2009, anche se non è ancora sicuro che lo faccia in settembre al salone di Francoforte.
Più vicina e per certi versi minacciosa è invece l'ombra di un'altra quattro porte destinata a misurarsi direttamente con la super berlina italiana: la Porsche Panamera. Una partita tutta da giocare, che a Modena attendono con impazienza ma senza timori: «La nostra – sussurra qualcuno – ha un bagagliaio vero, come si conviene a un'ammiraglia.La Panamera ha il portellone». Come dire: la classe non è acqua.
giampiero.bottino@ilsole24ore.com
